mai fare nulla per piacere agli altri

anni e anni fa, Luca Ronconi mi chiamò per un provino, o meglio fu la sua assistente, la Ninni,  a telefonare. Sulle prime pensai a uno scherzo, poi seppi che era vero e richiamai Milano con tanto di scuse.
all’epoca, studiavo alla Silvio d’Amico, ero una nevrotica ragazza punk seduttrice di attori anziani e fissata con certe pratiche dolorose. Mia zia e la mia agente mi convinsero a cambiarmi i connotati e “farmi” come piaceva al Maestro: gonnellina a pieghe, camicetta con colletto bianco, scarpette basse, capelli tirati, poco trucco.
il risultato fu che sembravo Mercoledì Addams, e che Ronconi non fu colpito dalla mia personalità e quindi non mi prese. avessi tirato fuori un coltello insanguinato dallo zaino sarei stata più credibile.
credo che nella creatività valga una sola regola, mai fare nulla per piacere agli altri. che sia un uomo, i lettori, il pubblico, nostra madre. perché il più delle volte la creazione nasce proprio da ciò che l’uomo non è.

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