masochismo

mani sporche di terra, odorose di campagna, erba alta sui prati incolti, solchi da percorrere in equilibrio, alberi da scalare con sprezzo del pericolo, per amore del rischio. alberi da discendere, gambe graffiate, il solito bruciore elettrizzante.
forse il masochismo è stato per me un tentativo estremo di sentirmi viva, di vedere fin dove può arrivare quella segreta felicità, il pianto che attrae l’attenzione, la fragilità presunta che invece, dentro, si fa forza.
i giorni che scorrono e l’emozione per quella caduta che pulsa ancora sul ginocchio: sono viva, sono viva, sono viva.
io non so più cosa sono o chi. non mi piace definirmi, so che il più delle volte comando e conduco.
forse è soltanto perché sono diventata irrimediabilmente adulta.
perché ho fatto un casino di scelte sbagliate e me ne sono presa il merito.
ma provo ancora un piacere immenso al ricordo della mia pelle che brucia.

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