quindi la storia va così. stanca di questo Paese, parti con Carla, la tua compagna, e la piccola Penelope, tua figlia. e pensare che anch’io avrei voluto un figlio, ma poi ci sarebbero voluti un mucchio di quattrini per farlo. sì, certo, nessuno lo mette in dubbio, Gianna, i tuoi soldi te li sei guadagnati, è vero. peccato però non aver contribuito tu per prima alla crescita del nostro Paese, che sai, non per essere patriottica, ma è uno dei posti dove vivrei più volentieri, almeno io. ci fossero persone che pagano le tasse, poi, soprattutto quelli che potrebbero farlo, sarebbe un paradiso questo Paese che tu lasci perché non garantisce un futuro alla tua piccola.
perché vedi, Gianna, tu patteggiasti con il fisco, e come te Valentino Rossi e tanti altri, forse anche il tizio che ha avuto la cittadinanza onoraria qualche giorno fa e delirava sbronzo da qualche posto a Napoli festeggiato dalla folla. qualcosa anche lui l’ha data al fisco, il resto credo se lo sia pippato, ma giustamente, sono fatti suoi, benché io mi rifiuti di applaudirlo. perché tanti altri, sai, quelli che invece le tasse proprio non ce la fanno a pagarle, loro non possono fuggire, né patteggiare, perché l’avvocato costa e il commercialista pure, mentre una corda o una tanica di benzina non costano un cazzo.
è vero che qui in Italia non si respira per quante tasse si pagano e quanti pochi servizi abbiamo, sebbene il nostro welfare tanti Paesi se lo sognino, perché sai, Gianna, le tasse dovrebbero essere proporzionali al patrimonio di ognuno, più guadagni più paghi, invece da noi succede che, chi come te può, patteggia, o vive un po’ qua e un po’ là, chi non può, paga, o si vede portare via tutto e si suicida. quindi, cara Gianna, sappi che se questo Paese non garantisce un futuro a Penelope, è per colpa dei politici sicuramente, ma anche per colpa tua, che hai evaso per anni, che hai patteggiato, e che ora te ne vai.
però, occhio Gianna, che lì in Inghilterra le tasse saranno pure meno salate, ma se non paghi ti fanno il culo sul serio.