lo so che non sarete d’accordo con me, d’altra parte non succede quasi mai. ma con i dati di cui siamo in possesso sul consumo di alcol in Italia, penso che a investire le due ragazze su corso Francia e a ucciderle sia stata la nazione intera, anche voi smemorati che da giorni puntate il dito contro il ventenne e usate questa tragedia per motivi propagandistici.
in una nazione dove l’alcol si vende liberamente a ogni angolo a minorenni (benché ci sia una leggiucola che lo vieta) e la pubblicità invita proprio i giovanissimi a bere Spritz e Ceres (la birra più alcolica, reperibile e meno cara ci sia), e soprattutto dove NON bere è considerato disprezzabile (com’è che dite a chi rifiuta l’alcol?, chi beve acqua fa la ruggine) considero lo Stato direttamente responsabile delle morti causate per abuso di sostanze alcoliche. anche la reiterazione del reato è una colpa da imputare alla mancanza di prevenzione e di centri di disintossicazione. guardate che cosa si fa in USA, o in Gran Bretagna, dove si cerca di prevenire più che di giudicare.
tutti Santi, adesso. eppure voi giudicanti che avete all’incirca la mia età, dovreste ricordarvi le corse all’Eur in auto e le scopate al buio: siamo stati graziati, siamo stati più fortunati se siamo qui a fare i Gran Maestri della sobrietà.
sono una vittima dell’alcol e alcolista fieramente sobria da 17 anni. ci ho messo una vita a smettere. ma sai, quando inizi da ragazza perché puoi bere senza mostrare documenti, entrare in un bar, sederti a farti quello che ti pare, che poi a 16 anni lo trovi sempre il pezzo di merda che te ne offre più di quanto ne vorresti così da metterti le mani addosso, allora io non sono più responsabile di quello che faccio, non più di chi mi consente di bere: sono giovane, siete voi che dovete tutelarmi.
l’alcol non è erba. l’alcol ti fa sentire un supereroe in grado di guidare seppure alticcio, non ti fa stramazzare sul divano. lo sappiamo tutti, e chi ha smesso di bere, chi è uscito dal circolo vizioso lo sa meglio di chi beve quotidianamente e si ritiene al di sopra di ogni colpa perché il vino fa bene. certo, fa bene mezzo bicchiere a pasto di rosso non tre pinte di rossa più l’ammazza caffè.
combatto da anni la pessima cultura del bere che spinge gli ospiti della festa a mettermi in mano quel cazzo di bicchiere sebbene lo abbia rifiutato già 30 volte: e dai, e dai, un brindisi soltanto! m’incazzo ogni volta che entro in un locale, dove quando chiedo del succo di pomodoro mi ridono in faccia, e dove veramente la sobrietà è considerata difetto.
e allora che cosa volete adesso? eh? per anni ci avete invitato a fumare e a bere: nei film, nelle canzoni, nei romanzi e ora la colpa sarebbe nostra? forse a 40 anni sì, ma non a 20. e smettete di bere, prima di sentirvi al di sopra di ogni sospetto.
qui Pioggia Dorata
qui l’ultimo mio romanzo edito da Castelvecchi
a gennaio la nuova uscita editoriale.