fossi Babbo Natale

fossi Babbo Natale distribuirei ricchezza, questo è ovvio, ma anche un pizzico di sobrietà, di equilibrio interiore e consapevolezza.

partirei dalle regioni più sfortunate del pianeta donando conti off shore ai bambini delle favelas, agli ospedali dei volontari, alle schiave del sesso, a chi lavora da anni sul territorio, a quelli che qualche imbecille nostrano chiama “povery”: una “ipsilon” che somiglia tanto a un marchio d’infamia.
fossi Babbo Natale metterei tutti sulla slitta e a cavallo delle renne, perché chi vuole distruggerlo vedesse dall’alto quant’è bello il nostro pianeta, la terra che calpestiamo da secoli e che si sta sgretolando sotto i nostri tacchi dodici, la nostra distrazione e i gas tossici che produciamo.

suggerirei a tutti un po’ di semplicità e non soltanto a parole, un pizzico di bontà non soltanto esibita in 140 caratteri, magari messa in pratica un po’ alla volta.
regalerei l’abitudine a praticare la gentilezza, la compassione, la capacità di mettersi nei panni degli altri.
donerei a tutti un po’ di coerenza (non fosse tanto difficile aderire al modello pubblicizzato sul proprio account).
per qualche ora soltanto darei a tutti la capacità di provare l’estasi dell’appagamento interiore senza aver recitato mai neppure un Sutra.
regalerei un attimo soltanto di fiducia nel prossimo.

fossi Babbo Natale darei a ognuno la misura di ciò che significa provare un reale appagamento, perché non venga mai deluso da un mondo che effettivamente ci vuole così come siamo, unici, diversi dai modelli più praticati.

fossi Babbo Natale mi darei la forza per superare la delusione di chi mi domanda successo e celebrità a tutti i costi, e che non vede che l’unica cosa che mi viene bene è amare.

5 pensieri su “fossi Babbo Natale

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